lunedì 9 giugno 2014

3 #dollcultural tales

When you create something, you tend to tell a private story to yourself first of all.
Or, I tend to meet people who do so.
I have 2 recent case histories: Veronica Menna aka Strawberryjdolls and Nickis Fabbrocile.
For timeline reasons, I'll prepare two separate posts. This one is about 3 of Veronica's hand made OOAK dolls and the related, brief intimate stories she had the courage to share in writing. The original Italian version will be integrally published, English just summarized.
*
Quando crei qualcosa, tendi a raccontarti una storia privata. A te prima che a tutti.
O almeno, a me capita di conoscere persone che fanno così.
Ho due case-histories recenti: Veronica Menna aka Strawberryjdolls e Nickis Fabbrocile.
Per ragioni cronologiche, preparerò due post separati. Qsto qui è dedicato a 3 delle bambole OOAK realizzate a mano da Veronica e alle loro brevi storie intime che lei stessa ha avuto il coraggio di condividere in forma scritta. L'originale in italiano viene pubblicato integralmente, l'inglese solo riassunto.

The Cage, the Doll and the Key


C’era una volta una bambola di carne e ossa, aveva dei sogni e quei sogni, poco per volta, una briciola per volta, le vennero portati via. La carne si trasformò in porcellana e le ossa in molle d’acciaio: La sua volontà, la sua sessualità e la sua libertà svanirono insieme ai sogni. Rinchiusa in una gabbia di parole, di accademismo e di stereotipi non si accorgeva che poco distante dai suoi piedi, sospesa sotto di lei, c’era la speranza. Ora solo lei può liberarsi, basta che guardi…

One fresh and bones, now porcelain, the doll in a cage of conventions doesn't realize that freedom is just under her feet!

Lussuria



Dondola, dondola, giocosa la bambola,
senza lo sguardo né pudore.
Dell’amplesso solo può godere,
assaggia la vita e fa solo rumore.
Non è ingorda, segue l’istinto.
Succinta, nell'abito rosso passione,
dondola, dondola giocosa la bambola,
senza vergogna né inibizione.

A joyful doll on a swing, tasting life without a gaze, a shyness, an inhibition.

Lo scrigno del gioco

Una bambina un giorno prese una bambola dalla scatola, iniziò a giocare e… "OH! Signorina non le ho ancora offerto il tè!" dicendolo versò alla bambola, in una minuscola tazzina immaginaria, un ottimo tè nero. Tutta contenta guardò la piccola bambola nuda ed esclamò: "OH! Signorina vuole sedersi?" e la bambola si accomodò su una comoda seggiola inesistente. Sospirando profondamente la bambina disse: "Ohh, signorina sa che è proprio bellissima? Anche io un giorno sarò come lei e berrò tè nero seduta su una comoda seggiolina!" Una donna un giorno si ricorderà di quando, da bambina, riusciva a far stare il suo futuro tutto in una scatola.

The mute, prefigurative dialogue of a young girl and a doll drinking fine black tea sitting on a chair. 
Custom Search