sabato 25 febbraio 2012

Barbie’s spin


I will not insist on the fact that an artist felt the impulse of torturing Barbie – namely, grilling her top round and creating on his website a fake Barbie-Q magazine cover plus a couple of videos to underline the event. Because, despite the scary video, the actual work is extremely fine and minimal: an opaline plexiglas rectangle framing a black box where a skewed, silver-plated Barbie waits for you to interact, i.e. get closer and allow a photocell to spin her, Barbie, slowly hypnotically round and round. Gabriele Pisaneschi aka unlegol, the author, likes to insinuate that a doll/a toy can be alive and bleeding: his Barbie is red inside in fact, and her horizontally sliced hips are a little bit heart-shaped.
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Non sto ad insistere sul fatto che un artista abbia sentito l’impulso di torturare Barbie – per la precisione, di grigliarla e di creare sul suo sito una finta copertina della rivista Barbie-Q più un paio di video per sottolineare l’evento. Perché, a dispetto del video angosciante, l’opera dal vero è molto fine e minimale: un rettangolo di plexiglas opalinato che incornicia una scatola nera dove una Barbie argentata e infilata su uno spiedo aspetta che vogliate interagire, e cioè avvicinarvi e lasciare che una fotocellula inizi a farla girare, lei Barbie, lentamente ipnoticamente in tondo in tondo. Gabriele Pisaneschi aka unlegol, l’autore, ama insinuare che una bambola/un giocattolo possano essere vivi e sanguinanti; la sua Barbie in effetti è rossa dentro, e la sezione orizzontale dei suoi fianchi è un po’ fatta a cuore.

sabato 18 febbraio 2012

“Quanta forma”


Against all that Italian TV-generated gossip about butterfly tattoos or those invisible panties on a showgirl I won’t name, this is the same body portion on a II century A.D masterwork: Crepereia Tryphaena’s ivory doll, breathtakingly portrayed by Araldo de Luca. The doll is in Rome, in the Musei Capitolini Antiquarium. She's Barbie ante litteram, someone says. She's actually much more.
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Contro tutto il gossip televisivo italiano sul tatuaggio a farfallina o il tanga invisibile addosso a una showgirl che non nomino, ecco la stessa parte del corpo su un capolavoro del II sec d. C.: la bambola d’avorio di Crepereia Tryphaena, ritratta in una foto di mozzafiato Araldo de Luca. La bambola si trova a Roma, nell’Antiquarium dei Musei Capitolini. E' Barbie ante litteram, dice qualcuno. In realtà, è molto di più.

“quanta forma” = what a beauty, in Latin. * “quanta forma” = che bellezza, in Latino.

domenica 12 febbraio 2012


Hello, we are a handful of dolls hands. We are tender and childish. We are not vinyl or porcelain. We are just soap. We will vanish in water and foam.
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Ciao, siamo una manciata di mani di bambola. Siamo tenere e infantili. Non siamo fatte di vinile o porcellana. Siamo solo sapone. Svaniremo in acqua e schiuma.

domenica 5 febbraio 2012

Fragile fretwork



Fragile bodies, finely fretworked. A skin which is whiter than… - no, not “whiter than snow”, this is not a psalm, it’s a dollcultural post. So, a skin, I said, which is as white and translucent as an eggshell with a doleful expression. These BJD dolls are much in a Marina-Bychkovian mood, and show a penchant for hyperdecoration. They are known as Angel Egg dolls. Their signature element is the fine fretwork, which goes beyond any makeover or tattoo. Being reminiscent of those floral motives carved on a leute sounding board, such fretwork underlines the feeling of a a disquieting dissonance brought in by these dolls.


Fragili corpi, finemente traforati. Una pelle che è più bianca… - no, non “più bianca della neve”, qsto non è un salmo, è un post dollculturale. Allora, una pelle, dicevo, che è bianca e traslucida un guscio d'uovo, con l’aggiunta di un’espressione dolente. Queste bambole BJD sono parecchio in mood Marina-Bychkoviano e mostrano un penchant per l’iperdecorazione. Sono note col nome di Angel Egg dolls. Il loro elemento-marchio è il fine traforo, che va oltre qualsiasi ritocco estetico o tatuaggio. Dal momento che ricordano quei motivi floreali intagliati nella cassa armonica di un un liuto, il traforo sottolinea la sensazione di inquietante dissonanza portata da qste bambole.

THX Susanna B.M.!

more of these very particular BJDs, here.
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