sabato 20 agosto 2011

Persisting Princesses


Cinderella, Aurora, Pocahontas, Belle, Tiana… We know them from Disney movies and even before (for some of them, at least) from the most famous fairytales. We played with them as dolls**. We now meet them on imaginary Vogue covers thru Dante Tyler’s artwork. Interesting - why? Because the princess myth is persisting. Because a fictional character or a toy or a fashion icon or an instant celebrity share many mechanisms of image building, visual and gesture and attitude communication.

** the sentence is generic and a bit rhetorical, as I’m not so interested in princesses nor did I play with such dolls, anyway...


Cenerentola, Aurora, Pocahontas, Bella, Tiana… le conosciamo dai filmoni Disney e anche da prima (alcune di loro, almeno) dalle favole più famose. Ci abbiamo giocato, con loro come bambole**. Le incontriamo ora su immaginarie copertine di Vogue tramite l’opera grafica di Dante Tyler. Interessante – perché? Perché il mito della principessa è persistente. Perché un personaggio di fantasia o un giocattolo o un’icona della moda o una celebrity istantanea hanno in comune molti meccanismi di costruzione dell’immagine, di comunicazione visiva, gestuale e di atteggiamento.

** la frase è generica e un po’ retorica, io veramente non amerei il genere principessa né ci ho giocato, ma tant’è...

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