lunedì 29 giugno 2009

Collateral Collection 2

This cover must be included, with the additional comment that a similar Barbiezation on a baby girl verges on obscenity - by contrast with the standing of Oates as an author.
*
Questa copertina va inclusa nel novero, con il commento aggiuntivo che una simile Barbiezzazione di una bambina rasenta l'oscenità - per contrasto con la statura di J. C. Oates come autrice.

sabato 27 giugno 2009

Hunting Hybridolls

This is a full-blown photoshopped image, so we are all right: I've chosen the most retouched among all. Featured in a gloomy photostory (but this is not the point here) it’s relevant to me by contrast: innocent wide-eyed Blythe's face matching a natural born sinner body. Fashionwise, better than the usual pseudo-orgy ads.
*
È conclamato che qst’immagine è fotoshoppata: ho scelto la più evidentemente ritoccata di tutte. Pubblicata in una fotostoria alquanto cupa (ma non è qui il punto) mi interessa per la faccia innocente tutta occhi di Blythe innestata su un corpo nato per peccare. Come fashion, meglio delle solite mega-pubblicità con pseudo-orgia.

(Thx moviematica!)

venerdì 19 giugno 2009

If I solely knew…






These are Barbie and Skipper dolls’ 60s shoes – heeled pumps and flat ballerinas, maybe a collectors’ delight. But I really wish I knew WTH this lot is: an unfinished prototype? A vintage production test? A factory modeling to start a repro line? The sole correctly reads JAPAN, but why this neutral colour, then? The’re not mine, but belonged to a friend. I will publish them on flickr, and let’s see what happens.
*
Qste sono scarpine di Barbie e Skipper degli anni ’60 – decolletées con tacco e ballerine piatte, magari una chicca da collezionisti. Ma veramente mi piccherei di sapere cosa diavolo è qsto lotto: un prototipo incompiuto? Un test di produzione d’epoca vintage? Un calco di fabbrica per dar vita ad una linea di repro? Sulla suola si legge, correttamente, JAPAN, ma allora perché qsto non-colore? Non sono mie, appartenevano ad un amico. Io le pubblico su flickr, poi vediamo cosa succede.

martedì 16 giugno 2009

Pin-up or pinball?

Don’t waste your time saying it’s trivial. It is. I personally find this Barbie pinball game something in the middle between ridiculous and kitsch. Not sure if ironic, too. Rather, guess who the manouvering teams could be: boys vs girls? Straight vs gays? Collectors vs noncollectors? Who cares. Have fun together.
*
Non state a perdere tempo col dire che è banale. Lo è. Io personalmente trovo qsto Bar…bigliardino una via di mezzo tra ridicolo e kitsch. Ironico, non sono sicura. Indovinate magari chi potrebbero essere le squadre ai posti di manovra: ragazzi contro ragazze? Etero contro gay? Collezionisti contro noncollezionisti? Chissene. Giocateci insieme.

venerdì 12 giugno 2009

Wonder who?


Another variation on the Wonder Woman theme. Ok, ok you already know the Barbie one - vinility guarantees her immutable beauty. So, what about this trashier version? Does her drawn nature ensure her enough self-irony?
*
Ancora una variazione sul tema Wonder Woman. Ok, ok la versione Barbie la conoscete già – la vinilità le garantisce immutabile bellezza. Beh, e questa versione un po’ più trash? La sua natura di disegno le assicura sufficiente autoironia?

(Thx, T)

+ > http://www.wonderwoman-online.com/albums/collect/dolls/index.html

giovedì 11 giugno 2009

B-ambiguous

The very circulated image above has been used in a campaign against obesity and food disorders to educate people not to become like this. But seeing such a fat and dowdy Barbie, could somehow paradoxically authorize many women to carelessly imitate her, in a “if even Barbie…” -effect!
*
L'immagine qui sopra, molto diffusa, è stata utilizzata in una campagna contro l’obesità e i disordini alimentari, per educare la gente a non diventare così. Ma vedere una Barbie così sfatta e sciatta, rischiava in qualche modo paradossalmente di autorizzare molte donne ad imitarla, noncuranti: modello-“se perfino Barbie…”

giovedì 4 giugno 2009

Floating eyeballs

The doll’s eye (and the little doll in our eyes hehehe) is one of the most magnetic concepts around which my blog is built. Since the very first post – just check it! So, these Blythe chips floating in a plastic cup looking maybe absurd, humorous or unexpected, are really deserving to continue the “doll-eye” thread…
*
L’occhio della bambola ( e la bambolina nell’occhio hehehe) è uno dei concetti più magnetici intorno ai quali qsto blog si svolge. Fin dal primissimo post – basta voler controllare! Allora queste iridi di Blythe a galla in una coppetta di plastica, possono sembrare forse assurde o umoristiche o inaspettate, ma davvero meritano di proseguire il tema “occhio di bambola”

This is a flickr pic by Funny – Bunny Helena

martedì 2 giugno 2009

He’s a doll. A dolls’ escort.



Words on packages are revealing. They state product identities, and must be clear (to the target audience) and unique (to emerge among competitors). Remember Ken? Ok, when Barbie’s most important biped accessory first appeared, his box read “he’s a doll” and “he’s Barbie’s boyfriend” – therefore reassuring, monogamous and under control. Today I found a nice Ken clone in a flickr pic. His name is Bill, and interestingly his box reads “your teen age dolls escort”. Aha. A clone, specified as “yours” to anticipate your feeling of owership, for a plurality of clone dolls – “teen age dolls!” – and bearing a job descritption of “escort” – therefore professionally polygamous, presumably a seducer, not so reassuring. And still you wonder why ken was successful and bill wasn’t?
*
Le parole sulle confezioni sono rivelatrici. Stabiliscono l’identità dei prodotti, e devono essere chiare (per il pubblico di riferimento) e uniche (per distinguersi dai concorrenti). Ricordate Ken? Ok, al primo apparire del più importante accessorio bipede di Barbie, la scatola diceva “è una bambola” e anche “è il ragazzo di Barbie” – perciò rassicurante, monogamico e sotto controllo. Oggi ho trovato un bel clone di Ken su una foto di flickr. Bill è il suo nome e, cosa molto interessante, la sua scatola dice “l’accompagnatore delle tue bambole teenager”. Aha. Un clone, specificato come “tuo” per anticiparti un senso di proprietà, per una pluralità di bambole clone – teenager di età! – e descritto come “escort” – perciò professionalmente poligamo, presumibilmente seduttore, non così rassicurante. E ancora vi chiedete perché il successo abbia arriso a Ken e a Bill no?

lunedì 1 giugno 2009

That hat on a doll

I enjoy these temporary architectures! What if it was shrinked to doll dimensions?
*
Mi piacciono qste architetture temporanee! E se fosse ristretta a dimensioni bambola?

from NY Fashion week
Custom Search