giovedì 31 dicembre 2009

Barbie R...evolution

To my happy surprise, a schoolmate of mine now in a challenging career and a mother, Daniela Poduti Riganelli, opened an art exhibition in Rome under the concept: "Barbie Revolution", which is a pop-ironic-desperate-pensive celebration of what Barbie is - and we are. Meet her and her works. Now, or in 2010.
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Con mia felice sorpresa, una compagna del liceo ora impegnata in una carriera serissima e madre, Daniela Poduti Riganelli, ha inaugurato una mostra a Roma sotto il concetto: "Barbie Revolution", ovvero una celebrazione pop-ironico-disperato-meditativa di ciò che Barbie veramente è - e che noi veramente siamo. Qui potete conoscere lei e i suoi lavori. Ora, o nel 2010.

venerdì 18 dicembre 2009

Dollgreetings











Every year I love collecting dollcultural greetings from artists and collector friends. The woolly snowy sexy creature is by Paula. The hyper-meringue in pink & white is by Pam. I'm delighted. The blonde Ponytail in the candlelight is from Marc*, lucky one. The platinum BJD is from Charlye & Teddy!
The vintage style sketch is Cix's idea.
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Ogni anno mi piace raccogliere auguri dollculturali da amici artisti e collezionisti. La lanosa nivea sexy creatura è opera di Paula. L'ipermeringa in bianco e rosa, di Pam. Sono deliziata. la Ponytail bionda a lume di candela è da Marc*, beato lui. La platinata BJD viene invece da Charlye & Teddy! Lo schizzo in vintage style è l'idea di Cix.

lunedì 14 dicembre 2009

Not a doll diorama


This is not a doll diorama, although it could look like – nor a peaceful Nativity. This is a XVI century terracotta life-size sacred representation of the Slaughter of the Innocents and the location is Sacro Monte di Varallo, Italy, chapel 11. What leaves me astonished, is the visible intolerable violence and evil and bloodshed ordered by Herod (Herod, not a hero) and yet the detailed decoration and choreography in this educational scene, intended as a step in a devotional visit to the Sanctuary. Now, if sacred art itself shows these extreme images, why should we hypocritically ban a naked or tattooed doll?
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Qsto non è un diorama di bambole, anche se potrebbe sembrarlo – e non é neanche una placida Natività. È invece una sacra rappresentazione in terracotta di fine ‘500 che raffigura a grandezza naturale la Strage degli Innocenti al Sacro Monte di Varallo in Valsesia, cappella 11. Quel che mi sconvolge è la visibile intollerabile violenza, il male e lo spargimento di sangue ordinati da Erode (Erode, non un eroe) e al tempo stesso la decorazione che indulge ai dettagli e la coreografia in qsta scena educativa, intesa come una tappa della visita devozionale al santuario. Ora, se l’arte sacra stessa mostra queste immagini estreme, perché poi dovremmo ipocritamente censurare una bambola nuda o tatuata?

martedì 8 dicembre 2009

Something ... Baltic?

Quite alien in their translucid look and poor, light materials, these keyring dollies were handed out at "L'artigiano in Fiera" to promote a stand called LE BIRICOCCOLE, don't know whether and how pertinently, because I was going home when I got the cadeau. "Baltic" because of their pale colours and their physionomy, but very probably made in China.
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Alquanto aliene nel loro aspetto traslucente e nei materiali poveri e leggeri, queste bamboline portachiavi erano distribuite a "L'artigiano in Fiera" per promuovere uno stand chiamato LE BIRICOCCOLE - non so se e quanto pertinentemente, perché stavo andando via quando ho ricevuto il cadeau. "Baltiche", per i colori slavati e la fisionomia, benché molto probabilmente made in china.

sabato 5 dicembre 2009

Bid! Bid! Bid!


These 3 Sybarites (Ok, it's collectors' jargon, I'm talking about a doll kind, very sought after at the moment) donated to Doll Collectors' Club Italia, are up for bids on eBay till Monday night. As every year, the proceedings will totally go to the operators of Telefono Azzurro, to fund their assistance to abused children. So doll collecting can try to do some good. Be the high bidder!
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Queste 3 Sybarite (Ok, è gergo collezionistico, parolo di bambole molto ricercate al momento) sono, ancora per 2 giorni, all'asta su eBay. Come ogni anno, il ricavato andrà in toto agli operatori di Telefono Azzurro, per sostenere l'assistenza ai bambini vittime di abusi. Così collezionare bambole può fare anche un po' di bene. Lanciatevi con un'offerta!

ph Pamifashiondolls, grazie!

martedì 1 dicembre 2009

Been the #1










Finally! As for the contest "B the #1" launched and promoted by Doll Collectors' Club Italia: I'm very happy with the entries in general, and with the winners in particular - pls admire them here in smaller format. 1st prize was "Doppiamente Barbie", a supersized doll in striped suit by Maria Grazia Maglio; 2nd prize a jap reinterpretation by Giulia Britti and 3rd prize a rocker doll by Martina Meacci. So voted the public, kids and adultds, who visited the convention. Plus, Quality Prize to a blonde Midge reconverted in a #1 doll, therefore say... a #1 Midge, by Marco Banfi. And "unexpected" prize awarded to a jailed Ken with Barbie tattoo by Alessandro Damiani. A dollcultural prize was also awarded to Maria Cristina Lemmi for her blog and... to me for this very blog. Thanks!
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Ed era ora! quanto al contest "B the #1" lanciato e diffuso da Doll Collectors' Club Italia: sono stata molto contenta delle creazioni concorrenti in generale, e di quelle che hanno vinto in particolare - prego, potete ammirarle qui in piccolo formato. 1° premio. "Doppiamente Barbie", bambolona in costume a righe di Maria Grazia Maglio. 2° premio, una reinterpretazione jap di Giulia Britti e 3° premio, una rocker doll di Martina Meacci. Così ha votato il pubblico, cioè bambini e adulti, che hanno visitato la convention. In più, premio Qualità ad una bionda Midge riconvertita in una #1, pertanto direi una Midge #1, di Marco Banfi; invece il premio "questa non me l'aspettavo" a un Ken carcerato con Barbietatuaggio di Alessandro Damiani. Un premio dollculturale è stato assegnato a Maria Cristina Lemmi per il suo blog e... uno a me per questo, di blog. Grazie!
+ > http://www.flickr.com/photos/topocri/sets/72157622901169756/ + http://www.flickr.com/photos/mamephoto/sets/72157622906463760/
Pietro and Mauro were with us even if they passed away * Pietro e Mauro, anche se in un altro senso non sono più con noi, invece erano ben presenti.

martedì 24 novembre 2009

Black & bright

As for today, the doll talk of the day was the sumptuous Black Barbie charity auction held by Mattel Italia and Vogue Italia with Christie’s to raise funds for the research against cancer. Right or not, I have the feeling that these events tend to be more appealing to the fashion or socialites community than to the doll collectors' - which might be deducible: who can afford those beauties, considering the high prices of certain lots and the visibility of the bidders? Isn’t there a lack of strategy somewhere? I’m glad to remember, nevertheless, that many of these dolls were styled or created by the Italian duo Magia2000.
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Quanto ad oggi, l’argomento bambolare di cui tutti hanno parlato è stata l’asta benefica di sontuose Barbie nere tenuta da Mattel Italia e Vogue Italia con la casa d’aste Christie’s per raccogliere fondi a favore della ricerca contro il cancro. Giusto o no che sia, ho l’impressione che questi eventi tendano ad attrarre più la community della moda e dei presenzialisti piuttosto che i collezionisti di bambole nel loro insieme – il che potrebbe essere anche intuibile: chi può permettersi qlle bellezze, visti gli alti prezzi di certi lotti e la visibilità dei contendenti? Non c’è un buco nella strategia da qualche parte? Invece, sono contenta di ricordare che molte di qste bambole sono state curate nello styling o addirittura realizzate dal duo italiano Magia2000.

sabato 21 novembre 2009

Bad taste who?


Spread salt and pepper from this doll’s boobs, for the pleasure of your delighted – or horrified - guests. Yes, where is good and where is bad taste? And where are you? If you are in Berlin right now, why not visit “Böse dinge” i.e. Evil Things. An Encyclopedia Of Bad Taste, an exhibition at Museum der Dinge. From the official presentation: “If we want to discern what good taste is, we must first eliminate bad taste.” With this purpose in mind, the art historian and museum director Gustav E. Pazaurek opened his "Cabinet of Bad Taste" in the Stuttgart state crafts museum in 1909. Pazaurek developed a complex system to categorize all kinds of design mistakes, demonstrating them with actual examples.
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Spargete sale e pepe dalle tette di questa bambola, per il piacere dei vostri deliziati - o inorriditi - ospiti. Sì, perché: dov’è il buon gusto, dov’è il cattivo gusto? E voi dove siete? Se siete adesso a Berlino, visitatevi “Böse dinge” ovvero Cose brutte. Un’enciclopedia del cattivo gusto. Dalla presentazione ufficiale: “Se vogliamo discernere che cosa sia il buon gusto, dobbiamo prima eliminare il cattivo gusto”. Con questo proposito in mente, lo storico dell’arte e direttore di museo Gustav E. Pazaurek aprì il suo “Gabinetto del Cattivo Gusto” a Stoccarda, nel 1909 presso il museo statale dell’artigianato. Pazaurek sviluppò altresì un complesso sistema per classificare tutti i tipi di errori di progettazione, dimostrandoli con esempi concreti.

Evil Things. An Encyclopedia Of Bad Taste.
Berlin, Museum der Dinge
Closes Jan 11, 2010

giovedì 19 novembre 2009

Fractal Barbies?


The effect is one of fractal art. But if you look closer, you’ll see thousands of Barbie dolls instead – it’s a work by US artist Chris Jordan who “collects pieces of trash that signify a whole statistic.” In our dollymorphic very case, we see “32,000 Barbies, equal to the number of elective breast-augmentation surgeries performed monthly in the US in 2006.”
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L’effetto è qllo dell’arte frattale. Ma guardando da vicino, si vedono invece migliaia di Barbie – è un’opera dell’artista statunitense Chris Jordan, il quale “raccoglie quantità di spazzatura che valgono un’intera statistica.” Nel nostro dollymorfico e specifico caso, vediamo “32.000 Barbie, pari al numero degli interventi di chirugia estetica per l’aumento del seno eseguiti mensilmente negli USA nel 2006."

+ > http://flavorwire.com/51075/chris-jordan-takes-out-the-trash

Scale it up 2!

Very soon: a very personal and lovingly flippant Barbie exhibition by collector friend Sissy: s. page bottom 4 the enlarged flyer!
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Presto presto: una mostra di Barbie molto personale e amabilmente irrispettosa ideata dall'amica collector Sissy. v. locandina grande a fondo pagina!

martedì 17 novembre 2009

Think 1:6, live 1:1









I happen to meet a lot of doll collectors, and consequently I get to know many sentimental, professional, artistic facets of their passion. There is a 1:6 world interlaced to the corresponding 1:1 reality. I’ll share with you a conversation with Patrizio Cipriano from Rome, who talks about his fashion creations for dolls using life size marketing concepts AND want to invite you to learn more about Noemi Israel’s private Barbie collection exhibited in Trieste with the additional feature of a lecture she delivered in her multiple role of writer, playwright and Barbie collector.

Patrizio Cipriano’s fashions, see below (Italian only)
Noemi Israel’s exhibition and lecture (Italian only)
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Che lo voglia o no, incontro un sacco di doll collectors e di conseguenza vengo a conoscere molte facce sentimentali, professionali, artistiche della loro passione. C’è un mondo in scala 1:6 intrecciato alla realtà in scala 1:1. Voglio condividere qui una conversazione con Patrizio Cipriano di Roma, che parla delle sue creazioni per bambole usando il linguaggio di marketing dei prodotti in scala umana E ACCANTO voglio invitarvi a scoprire Noemi Israel, che a Trieste ha messo in vetrina la sua collezione di Barbie e ha tenuto una conferenza nel suo ruolo multiplo di scrittrice, drammaturga e collezionista di Barbie.

Patrizio Cipriano, v. sotto
Mostra e conferenza di Noemi Israel, cliccare i link

D: raccontati in max 100 parole
P: Mi chiamo Patrizio Cipriano, sin da quando ero bambino ho sempre avuto la passione per la moda e la sua immagine comunicativa, dopo essermi diplomato come stilista ho intrapreso questa carriera. Dal 2002 ho iniziato a collezionare Barbie arrivando poi a frequentare le convention, sino ad iniziare da poco tempo a creare abiti per fashion dolls; il mio primo debutto Rimini 2008.
D: perché crei vestitini e cosa/quale bambola ti ispira maggiormente
P:
Vestitini perché mi diverte poter presentare delle collezioni moda “in miniatura” prosegue sempre il mio campo su scala ridotta, ma in maniera più “light”, più divertente, perché è rivolto per un sogno di bambola!
Mi entusiasma vedere collezionisti che apprezzano i miei abitini, facendoli indossare alla propria Doll preferita! Sono adattabili per diverse fashion dolls su un’altezza di 30 cm circa. (Barbie, Fashion Royalty, Dynamite, ecc...) La bambola che mi ispira maggiormente è Barbie ed il suo sorriso.
D: interessante, li produci in pochissimi esemplari. Vuoi dirci perché?
P:
Mi piace poter dare una certa esclusività su certi abitini, un numero limite, per poter offrire ai collezionisti dei modellini un po’ più di “nicchia”. Per la fiera di Rimini 2009 ho presentato anche il mio primo “Pezzo Unico” dal nome “Dark Rose”, ogni abito ha un nome. Tutti gli abitini dal prototipo per esposizione alle ricopie per la vendita e le loro confezioni sono tutti “interamente” fatti da me, diventa anche una questione di tempo limitato a disposizione.
D: interessante 2 - curi molto l'allestimento del banco. E' un elemento distintivo, istintivo (o entrambi)?
P:
Lo considero come un “dovere” verso i collezionisti che vengono a visitare le fiere, perché il giorno della fiera delle Fashion Dolls è un giorno di sogno, ed un banco ben allestito con fantasia aiuta di più a sorridere ed a fare dimenticare il tram tram quotidiano. Oltre a questo, per me è anche un vero piacere creare un allestimento, rende più leggibile e chiaro ciò che si propone.
D: dove sta andando secondo te il collezionismo?
P:
Ad un fenomeno sempre di più “personalizzazione” delle proprie bambole, a volte secondo me cercando di riversare un po’ eccessivamente la vita reale su di loro. E questo è un po’ un errore perché le bambole devono farci sorridere e sognare, facendoci allontanare da certi stress quotidiani per alcuni momenti. Bisogna viverle in maniera più divertente.
D: quale bambola suggerisci di tenere d'occhio!
P:
Non mi sento di dare suggerimenti in merito perché ogni collezionista ha dei propri gusti personali, riferendosi alle diverse tipologie di bambola, l’unica cosa cui mi sento di suggerire è quanto detto prima, cioè di vivere la propria collezione di bambole in modo più light, divertendosi molto con loro!

domenica 15 novembre 2009

Doll transit(ion)s







To the expert’s eye, many allegedly hyperfemale fashion dolls (the fad of the moment) have a real transgender penchant. No names, I’m not talking about them here, just sampling an associative chain. It will start from a self-celebrating Barbie in fashion sketches patchwork gown and continue with the inverse look, i.e. a transgender dancer with a 3D-Barbie decorated dress; then a proudly transgender doll and a sumptuous Patrick Swayze “en travesti” OOAK doll by collector friend Chan Park.
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All’occhio dell’esperto, molte delle presunte fashion doll iperfemminili (che vanno tantissimo al momento) hanno un autentico penchant transgender. Non le nomino, né parlo di loro qui, ma piuttosto sciorino una catena associativa di immagini. Inizia da una Barbie auto-celebrante in abito patchwork a figurini per continuare con il look inverso, cioè una ballerina trans decorata con Barbie in 3D; poi una bambola dichiaratamente transgender e un sontuoso Patrick Swayze “en travesti” opera OOAK dell’amico e collezionista Chan Park.

sabato 14 novembre 2009

lunedì 2 novembre 2009

Halloween Hybridoll

Hybridating for Halloween: ex-poor vintage Francie head + Pullip (???) body + a bit of entomological creativity + black dominant. Not for fear, but for flair.
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Ibridazioni Halloweeniane: ex-conciatissima testina Francie vintage + corpo Pullip (???) + un briciolo di creatività entomologica + dominante nero. Non de paura, ma per fiuto delle cose.
dove: Gallery, Milano - Via Cadore ang. Anfossi

martedì 27 ottobre 2009

Pink Daisies


I just love receiving blog stuff from friends who don’t collect dolls, and yet sympathize with my dollcultural enthousiasm. T sent me a “pink” themed page from Flair Magazine with the famous-infamous pinball game; Moviem@tica a vintage Daisy Duck, saying it could look like an early Barbie vintage style.
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Mi piace tantissimo ricevere materiale per il blog da amici che non collezionano, ma hanno lo stesso simpatia per il mio entusiasmo dollculturale. T mi ha inviato una pagina in tema “rosa” dalla rivista Flair con il famoso-famigerato calciobalilla; Moviem@tica una Paperina (Daisy il nome americano) dicendo che ha uno stile da vintage Barbie.

venerdì 23 ottobre 2009

Scale it up!


Dolls, toys, trains very soon in Genua. s. page bottom 4 the enlarged flyer! (removed after event, for turnover reasons)
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Bambole, giocattoli, trenini presto a Genova. v. il volantino in grande a fondo pagina! (rimosso dopo l'evento, per ragioni di turnover)

giovedì 22 ottobre 2009

Melting plot!

Melted, repainted and assembled in a crowded space, Barbie and a number of other more or less recognizable toys make one of Matteo Peretti’s sculptures, now exhibiting in Rome. This one is entitled “Synthetic Brain”.
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Fusi, ridipinti e assemblati in uno spazio affollato, Barbie e altri giocattoli più o meno riconoscibili costituiscono una delle sculture di Matteo Peretti, ora in mostra a Roma. Questa s’intitola “Synthetic Brain”.

martedì 20 ottobre 2009

Tempus fugit


i.e. “Time flies” – bear in mind this. I visited last week Giovanni Gastel’s latest photo exhibition titiled “Maschere e Spettri” (i.e. Masks and Ghosts): an extreme research on feminine look presented in giant hyperglossy pictures where you see the very limit of total corruption of beauty and its transitory nature. Shocking images indeed. It’s make up that imitates illness, violence, abuse, incontinence, decomposition, but you feel overwhelmed, as it’s too believable and bleeding. At the same moment, I had the idea to compare these pictures to some of Marina Bychkova’s famous dolls. I think that also Marina is making an outstanding research on body and on the concept of “eternal”.
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“Il tempo fugge”, lo si tenga a mente. Mi è capitato la settimana scorsa di visitare l’ultima mostra di Giovanni Gastel “Maschere e Spettri”: una ricerca estrema sull’aspetto femminile, presentata in immagini giganti e iper-patinate dove si vede il limite della totale corruzione della bellezza e la sua natura transitoria. Immagini scioccanti. È il trucco che imita malattia, violenza, abuso, incontinenza, decomposizione. Ma ci si sente sopraffatti, perché l’effetto è troppo credibile e angosciante. Contemporaneamente, mi è venuto in mente di paragonare qste immagini a qualcuna delle famose bambole di Marina Bychkova. Penso che anche Marina stia facendo una ricerca straordinaria sul corpo e sul concetto di “eterno”.

giovedì 15 ottobre 2009

Climate Change(s)! Blog Action Day 2009


This doll is exaggerating (or not?) a possibile mutation, the adaptation to a inhospitable earth – her head is a tropical fruit. Let’s be responsible, respectful, reminiscent of climate change. This post belongs to a global choir today about this issue with Blog Action Day 2009.
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Questa bambola esagera (o no?) una mutazione possibile, l’adattamento ad una terra inospitale – la sua testa è un frutto tropicale. Cerchiamo di essere responsabili, rispettosi, ricordiamoci del cambiamento climatico. Questo post fa parte di un coro globale, oggi, su questo tema con il Blog Action Day 2009.

(Thx vintagemimosa)

lunedì 12 ottobre 2009

Watch it: “What a doll!”

Celebrating - and criticizing Barbie. Finally online the 1st part of “Che bambola!” (i.e. “What a doll!”) a series of videos on the hideous-sweet adored icon, Barbie. This is an Italian speaking work by Valeria Spera for deabyday (De Agostini group). Please meet in this trailer Italian top collector and DCCI president Antonio Russo introducing Lilli, Barbie’s antecedent. Consider it not a shopping celebration, but rather a critical and multidisciplinary reference work - you’ll understand why when you’ll see the whole movie. I feel, and actually I am, involved in this project. The most visible part of my involvement is an interview, splitted in various dollcultural interventions soon online.
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Celebrare Barbie, con libertà di critica. “Che bambola!” Finalmente online la 1^ parte di una serie di video sull’odiosamata dolce icona Barbie. Si tratta di un lavoro in italiano di cui è autrice Valeria Spera per deabyday (gruppo De Agostini). Ecco in questo trailer un top collector, il presidente DCCI Antonio Russo, che introduce Lilli, la bambola antecedente di Barbie. Non consideratela una celebrazione commerciale, ma piuttosto una fonte critica e multidisciplinare – capirete perché vedendo il filmato intero. Da parte mia mi sento, e in realtà sono, coinvolta nel progetto. La più visibile parte del mio coinvolgimento è un’intervista, divisa in vari interventi dollculturali, presto online.

+ > http://www.deabyday.tv/secretcorner/ click the item titled “50 anni di Barbie” and, after viewing, click VIDEO CORRELATI (i.e. related videos) to find another piece of it! * cliccate sul titolo "50 anni di Barbie" e, dopo la visione, cliccate anche VIDEO CORRELATI per un altro pezzo di filmato!

venerdì 9 ottobre 2009

Anticipating Calenzano 2009


I wanted to post a sumptuous and somehow meringue-ish (fake?) Blyogue cover by Otto Kinder! but I can't find the .jpg file. Therefore you'll have Otto's self-portrait while customizing Blythe dolls, as I find it genial.
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Volevo postare una sontuosa e alquanto meringale (finta?) copertina di Blyogue creata da Otto Kinder! Ma non ne trovo più il file .jpg. Allora vi propongo l'autoritratto di Otto che customizza varie Blythe. Lo trovo geniale. Lo chiamerei l'Ottoritratto.

martedì 6 ottobre 2009

A doll diorama in a drugstore



Dollspotting: Catia, DCCI member in Bologna, collects dolls and creates thematic doll scenes... PLUS she uses the latter to attract clients to her specialties shop! This really seems to work: her clientèle do expect from her both fresh doll scenes and crispy food.
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Sulla pista delle bambole: Catia, socia DCCI di Bologna, colleziona bambole e crea scenette a tema che... IN PIU’ utilizza per attrarre clienti nel suo negozio di alimentari! La cosa sembra davvero funzionare: la clientela da lei si aspetta sia scenette appena fatte che specialità fresche e croccanti.

Diorama details* dettagli dei diorami > http://www.flickr.com/photos/catia_dolls/sets/72157622388139869/

martedì 29 settembre 2009

Your Doll news #54 is online!

Just uploaded on slideshare: view and download it from the black rectangle widget here on this page (scroll down, go left). Or wait for it at home in paper version if you are a Doll Collectors' Club Italia member. This #54 issue is a tribute in loving memory of Mauro Agnolini. Want to join the club? Contact me thru this blog.
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Appena caricata su slideshare. Guardatevela o fate un download dal rettangolo nero su qsta pagina (in basso a sx). O aspettatela a casa se siete soci di Doll Collectors' Club Italia. Questo #54 è un tributo alla cara memoria di Mauro Agnolini. Volete far parte del club? Contattatemi da qsto blog.

editor Daniela Ferrando, art direction Emma Gilardi, DCCI president Antonio Russo

lunedì 28 settembre 2009

Sitting on an acrylic landmark



For those design fans out there, “Tour Eiffel” is a design chair by Acrila and (I’m quoting from their website) “made of smart and modern acrylic, for an exclusive decoration”. With irony, yes, and in human scale. However… to doll collectors’ despair or lust, such emblematic piece also comes in Barbie scale version - 1:6 scale! Plus, a collection of stylish classy and ironical doll acrylic chairs in different colors is available. In Milan, at “Can Can Paris à Milan” (with a special eye for DCCI members or friends!)
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Per chi di voi ama il design, “Tour Eiffel” è una seduta design prodotta da Acrila e (cito dal loro sito) “fatta di acrilico, intelligente e attuale, per un arredo esclusivo”. Con ironia, sì. In scala umana. Si dà però il caso che, per la disperazione o la libidine dei doll collectors, tale pezzo emblematico esista anche in versione Barbie – scala 1:6! Non solo: c’è un'intera serie di sedie acriliche per bambole piene di stile classe ironia e in diversi colori! A Milano, da “Can Can Paris à Milan” (con un occhio di riguardo per i soci DCCI e i loro amici!)

giovedì 24 settembre 2009

Princely









Is being a princess, a genuine Disney Princess, more princely than being a simple but original fairytale character or an anomynous doll? Who knows... Please enjoy a triplette made by a Disney Princess, her (Tonner) doll double, and her twisted, darker version by illustrator Jeffrey Thomas. Many more like this, here.
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Essere una principessa, una vera Principessa Disney, è più principesco che essere un semplice ma originale personaggio da storia di fate o una bambola anonima? Mah... Godetevi la tripletta formata da una Principessa Disney, il suo doppio bambolare (by Tonner) e la relativa versione perversa ed oscura dell’illustratore Jeffrey Thomas. Molte altre come qsta, eccole qui.

mercoledì 16 settembre 2009

Untouched or too much usable?


These allegedly “dolls” - so aseptic, submissive, white on white - are now exhibited in Bologna. The author, Gabriele Corni, named them “Adoperabili”, i.e. “usables”. I think they connect two extremes as “untouched” and “consumed”.
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Queste presunte “bambole” – così asettiche, remissive, bianche su bianco – sono ora in mostra a Bologna. L’autore, Gabriele Corni, le ha chiamate “Adoperabili”. Secondo me, chiudono il cerchio tra i due estremi costituiti da “intatto” e “consumato”.

+ > http://www.artelabonline.com/articoli/view_article.php?id=4099
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