venerdì 30 maggio 2008

… and the #1 in Naples!




http://napoli.repubblica.it/dettaglio/Settemila-Barbie-vestite-la-numero-1-e-napoletana-/1470341?ref=rephp
7.000 dressed Barbies, and the #1 is Neapolitan” So reads the above article, appeared today on La Repubblica, national daily newspaper; it's from an interview with Antonio Russo, top fashion dolls collector, dear friend and President of Doll Collectors’ Club Italia. Finally to a greater audience, a talk about Barbie as a knowing icon, not the usual pink-boxed big-boobed blonde bimbo stereotype.
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Settemila Barbie vestite la numero 1 è napoletana” è il titolo del succitato articolo apparso oggi su Repubblica; che poi, è nato da un’intervista ad Antonio Russo, top collezionista di fashion dolls, caro amico e Presidente del Doll Collectors’ Club Italia. Finalmente ad un grande pubblico un discorso su Barbie come icona colta, e non il solito stereotipo della bionda oca giuliva tettona nella scatola rosa!

martedì 27 maggio 2008

May Day


Literally a day in the month of May, and not a mayday/SOS. May, the wedding month. For those who celebrate, a vintage, archive picture portraying two brides (presumably, not yet an “ante litteram” gay wedding) and a lot of Tammy dolls in their bride gowns, too. Date: 1972.
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Letteralmente, un giorno di maggio - e non un mayday/SOS. Maggio, mese dei matrimoni. Per chi festeggia, una foto vintage d'archivio, che ritrae 2 spose (presumibilmente non sposate tra loro, sarebbe un matrimonio gay ante litteram) e un lotto di bambole Tammy, anche loro in abito da sposa. Data: 1972.

lunedì 26 maggio 2008

Graceful Coiffures


“The 3 Graces” by Antonio Canova. Now in Milan from St. Petersburg’s Hermitage. OOAK and doll artists will agree that their neoclassical coiffure – curls, waves, knots… - is inimitable. Or, maybe… maybe dollable?
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“Le 3 Grazie” di Antonio Canova. Attualmente a Milano, dall’Hermitage di San Pietroburgo. Artisti di bambole e OOAK concorderanno che la loro acconciatura neoclassica - riccioli, onde, nodi… - è inimitabile. O, forse, forse… bambolabile?

venerdì 23 maggio 2008

Our Dolls, our “double”




I don’t know if really our dolls are our double - meaning that they mirror what we are, or complete what we are not. Maybe this is just an excuse for me to post a sculpture by Aron Demetz, featuring a baby (doll?) on a gentle feminine figure’s back, and simultaneously, a frame from Gisèle Vienne’s “I apologize” dance performance, where dolls are dead and bleeding.
Not shown, for a matter of deep respect, the photo of Lorena, a 14 yrs old girl murdered in Italy last month by 3 “friends”. In this portrait, published by the media, an innocent doll collection lined up on shelves is the background for her already so adult expression.
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Non so se realmente le nostre bambole siano il nostro “doppio” – nel senso che rispecchiano ciò che siamo, o completano ciò che non siamo. Magari è solo una scusa perché possa postare una scultura di Aron Demetz che ritrae un bebé (bimbo o bambola?) sulla schiena di una delicata figura femminile, e parallelamente, un frame dalla performance di danza “I apologize” (N.d.T. = domando scusa) di Gisèle Vienne, dove le bambole sono morte e sanguinanti.
Non mostro qui, per ragioni di profondo rispetto, la foto apparsa su alcuni giornali di Lorena, una quattordicenne assassinata il mese scorso in Italia da 3 “amici”. In qsto ritratto, un'ingenua collezione di bambole allineate su scaffali fa da fondale alla sua espressione già così adulta.

giovedì 15 maggio 2008

Cutting edge shoes


A design piece! Marloes ten Bhömer, a Dutch designer, creates non-shoes or extreme shoes. She loves to amaze. And I’m amazed. But I’d rather delegate my Momoko doll to wear a pair of these - that incredible shape seems reproducible in 1:6 scale, after all.
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Un pezzo di design! Marloes ten Bhömer, designer olandese, crea non-scarpe, o scarpe estreme. Ama stupire, e io SONO stupita. Ma preferirei delegare la mia Momoko (bambolina) ad indossarne un paio – quella forma sembra riproducibile in scala 1:6, dopotutto.

+ > http://marloestenbhomer.squarespace.com/

venerdì 9 maggio 2008

Diorama/dollrama




It’s all about dolls and books... A reading figure. A (murderer and fresh widow) doll among books. The first, the title of which, translated, could be For the love of poets, is a sculpture. It has diorama dimensions and I have seen it yesterday here in Milan – at Fondazione Biblioteca di via Senato – featured in a collection of works celebrating the book despite its destruction in XXth century. The latter, entitled Testamento (= Last will) is an award-winning diorama seen in Rome. Both tell a story: one of intimate meditation, and one of cynical successful plans. Where is the subtle line between art and play? Both are appealing to different parts of me.
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Questione di bambole e libri… Una figurina che legge. Una bambola (assassina a fresca vedova) tra i libri. La prima, dal titolo Per l’amor dei poeti, è una scultura. Ha misure da diorama e l’ho vista ieri qui a Milano - alla Fondazione Biblioteca di via Senato - esposta in una collezione di opere che celebrano il libro a dispetto della sua distruzione perpetrata nel XX° secolo. L’altra, intitolata Testamento, è un diorama premiato a Roma. Raccontano entrambi una storia: una di intimo raccoglimento, una di cinici piani ben riusciti. Dov’è la sottile differenza tra arte e gioco? Tutt'e due attraggono parti diverse di me.

+ > http://www.bibliotecadiviasenato.it/
Lu Tiberi, Per l’amor dei poeti, 2008; terracotta, incisione su carta, vetro fuso e colorato; cm 40 x 40 x 40; proprietà dell'artista. ph: courtesy of press office in charge

+ > http://www.bambolearoma.it/
Marco Banfi, Testamento, 2008; Silkstone Barbie doll and mixed materials - ph: Ro on flickr

martedì 6 maggio 2008

Candies from strangers?


The old “don’t accept candies from a stranger” advice is here revisited, featuring a bunch of American icons and assorted commonplaces, plus a role inversion. Actors are playing it well nevertheless!
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Il vecchio consiglio “non accettare caramelle da uno sconosciuto” è qui rivisitato con un sacco di icone americane e luoghi comuni assortiti, più un’inversione dei ruoli. Ma gli attori se la recitano bene!

ph Nick Koudis

giovedì 1 maggio 2008

Happy BLOGday!


... and 100 of these posts! This is a quite autoreferential post. But when I started my blog on May 1st '07, I didn't imagine or expect such fun. I'll add an image of my folding, trilingual book on Vinyl Dolls to celebrate. More to come. And yes, post #100 and birthday are overlapping!
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... e 100 di qsti post! Qsto è un post un po' autoreferenziale. Ma quando ho iniziato il blog, il 1° maggio del 2007, non mi immaginavo né mi aspettavo di divertirmi così tanto. Aggiungo, per festeggiare, un'immagine del mio libro pieghevole trilingue sulle Vinyl Dolls. Approfondimenti seguiranno. E sì: il post #100 e il compleanno coincidono!
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