martedì 29 aprile 2008

The Naming of Blythes











“The naming of Blythes is a difficult matter…” Ok, Ok I’m kind of quoting T. S. Eliot's incipit of “Old Possum’s Book of Practical Cats”, which could lead us away from the Commedia dell’Arte Project. So, back to the very topic of this post.
Commedia (name) dell’Arte (family name) is the perfect identity for the Blythe doll conceived and prototypized by an Italian team as their entry for the CWC contest, aiming to award/reward a doll to be really produced. The team of Wereloungers friends included a number of Blythe collectors and artists, namely Marco Banfi, Vito D'Ambrosio, Emma Gilardi, Flora Marcato, Roberta Romagnoli - and actually didn’t win the contest. But the doll, her name, her outfits and accessories, the whole doll concept seem to me so valuable and cultured and so lovingly designed, that I invite all of you to admire Commedia’s portraits featured here, and to read more on her very personal website below.
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“The naming of Blythes is a difficult matter…” Ok, Ok sto come plagiando l’incipit del libro di T. S. Eliot dal quale è stato tratto Cats, e questo potrebbe condurci lontani dal Progetto Commedia dell’Arte. Allora, torniamo all’argomento vero e proprio di qsto post.
Commedia (nome) dell’Arte (cognome) è l’identità perfetta per la bambola Blythe concepita e realizzata in prototipo da un team italiano per partecipare al CWC contest, un concorso lanciato allo scopo di premiare/ricompensare una bambola con la reale messa in produzione. Il team degli amici Wereloungers includeva un nucleo di collezionisti di Blythe e creativi - precisamente Marco Banfi, Vito D’Ambrosio, Emma Gilardi, Flora Marcato, Roberta Romagnoli - e in realtà non ha vinto il concorso. Ma la bambola, il suo nome, i suoi abiti e accessori, il doll concept nel suo insieme mi sembrano talmente validi, colti e progettati con tanto amore che vi invito tutti ad ammirare i ritratti di Commedia qui presentati, e a leggere di più sul suo personalissimo sito, qui sotto.

+ > http://commedia.weredollies.com/
ph by, and courtesy of the team

lunedì 28 aprile 2008

Under her skirt

Under an appearance, under a character, under an outfit, under a skirt. Pls sneak a peak of this OOAK doll by Mauro Agnolini, an artist who, sewing and embroidering and pleating and hemming, is capable of making art of a doll's chastity (if existing).
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Sotto un’apparenza, sotto un personaggio, sotto un abito, sotto una gonna. Date una sbirciata furtiva sotto qsta OOAK di Mauro Agnolini - un artista che, cucendo e ricamando e pieghettando e orlando, è capace di trasformare in arte la castità di una bambola (ammesso che esista).

sabato 26 aprile 2008

The controversial body




In Reggio Emilia in these very days, an international photo exhibition built as a sort of collective meditation on body – be it human or not. We find in fact also dolls, as in the above Michel Pintado’s images chosen for my blog.
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In una mostra internazionale di fotografia proprio in qsti gg a Reggio Emilia, una meditazione collettiva sul corpo – che sia umano o no. Infatti troviamo anche immagini di bambole, come qlle di Michel Pintado che ho scelto per il blog.

+ > http://www.fotografiaeuropea.it/ “Umano troppo umano”

venerdì 25 aprile 2008

Dolleternity










And if an elderly Madonna ordered, in some years, a general requisition involving all the images of her splendid career and past juvenile splendour, she will have to ask Artist Creations how to track this OOAK portrait doll, a custom commission for a private collector.
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E se un’anziana Madonna tra qualche anno ordinasse una requisizione generale di tutte le immagini della sua splendente carriera e del passato giovanile splendore, dovrà chiedere ad Artist Creations come rintracciare questa bambola-ritratto OOAK, realizzata su commissione per un collezionista privato.

+ > OOAK and ph by, and courtesy of http://www.artistcreations.it/ ; seen at http://www.bambolearoma.it/

giovedì 24 aprile 2008

Blind-Of-A-Kind


This blind head is the ornament of a valuable Viola d’Amore, a OOAK piece on a OOAk baroque instrument. Her dimensions are about the same as a 16” doll’s head. She’s blind because love is blind, or maybe she’s an allegory of Music… don’t know. More to come on my friend Mauro’s new blog, address here below. OOAK doll artists, take note(s)!
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Questa testina cieca è l’ornamento di una preziosa Viola d’Amore, pezzo unico su uno strumento barocco unico. Le sue dimensioni sono circa quelle della testa di una bambola da 16”. È cieca perché l’amore è cieco, o forse è un’allegoria della Musica… non so. Ne saprete di più sul nuovo blog del mio amico Mauro, all’indirizzo qui sotto. Artisti OOAK, prendete note!


+ > http://violadamore-blog.blogspot.com/

domenica 20 aprile 2008

Dolls and dangers




What is more dangerous? Being a doll and the erotic target of a fake tiger? Or being a famous Italian singer of the 60s in a doll spree? FYI, respectively: a work by Swedish artist Nathalie Djurberg now at Fondazione Prada in Milan, and Orietta Berti with a part of her doll collection (the discriminating collector will notice some Furga vintage items)
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Cos’è più pericoloso? Essere una bambola e il bersaglio erotico di una finta tigre? O essere una famosa cantante italiana degli anni '60 in un’ammucchiata di bambole? Per vostra info, rispettivamente: un’opera di Nathalie Djurberg, artista svedese, ora in mostra alla Fondazione Prada qui a Milano, e Orietta Berti con una parte della sua collezione di bambole (il collezionista esigente noterà alcune Furga vintage)

venerdì 18 aprile 2008

Sitting doll






No, not a doll chair. A doll could love it, however. This one is human-scaled and recalls a Panton model, yes, and featuring sensual, perfectly feminine shapes. “Her” designed by archistar Fabio Novembre, makes me wonder whether a prototype version in 1:6 scale could fit, say, a discriminating Momoko or another BJD, able to sit agile and properly. ;-)

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No, non una sedia per bambole. Ma una bambola potrebbe amarla. Questa è per umani e ricorda il modello Panton, sì, e con forme sensuali, perfettamente femminili. “Her” ideata dall’archistar Fabio Novembre, mi fa chiedere se non esista un prototipo in scala 1:6 adatto, diciamo, ad una esigente Momoko o altra bambola articolata (BJD), capace di sedere agile e composta. ;-)

venerdì 11 aprile 2008

Dolls at school


My friend Clara - she’s a doll. And she strikes her standard pose with a typical doll from the 60s. The picture dates back to 1968 about, in a pre-school class, run by Catholic Sisters. What I find tenderly emblematic, is using a doll (and not a book, or a geographic map, or a blackboard, or whatever didactic) to convey concepts like girl, play, education, affection. I should ask you, Clara, which toy appeared in your boy schoolmates’ photos.
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La mia amica Clara - una bambolina. E posa, come di rito, con una bambola tipica anni ’60. L’immagine è del 1968 o giù di lì, all’asilo dalle suore. Quel che trovo tenero ed emblematico è l’uso di una bambola (e non un libro, una carta geografica, una lavagna o qualsiasi altro oggetto didattico) per comunicare concetti come bambina, gioco, istruzione, affetto. Dovrei chiederti, Clara, che giocattolo c’era nelle foto dei tuoi compagni maschi.

giovedì 10 aprile 2008

Long legs


Doll legs are normally longer than humans’. This is an accepted “distortion”. And many dolls can wear thigh superboots (like this JOETAI creation for 16” dolls), but no doll can give her legs the same energy as a tonic woman in sandals. Ph and Copyright Joseph Fortebraccio.
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Le gambe delle bambole sono normalmente più lunghe delle gambe umane. È una "distorsione" accettata. E più di una bambola può indossare superstivali alla coscia (come questa creazione JOETAI per bambole 16”), ma nessuna bambola potrà imprimere alle proprie gambe la stessa energia di una donna tonica in sandali. Ph and Copyright Joseph Fortebraccio.

martedì 8 aprile 2008

When the Bust is a Must


This is an interchangeable bust for action-fashion dolls. When the adventure requires a giant cleavage… voilà, you wear this like a tank. Otherwise, a flat breast can be enough. Dolls like to exaggerate, and some humans, too. But they are less practical!
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Questo è un busto intercambiabile per bambole d’azione. Quando l’avventura richiede una... scollatura gigante, voilà, te la metti come una canottiera. Altrimenti, un petto piatto può bastare. Alle bambole piace esagerare. Anche a certi umani - che però sono meno pratici!

venerdì 4 aprile 2008

Seamless AND Jointed






The seamless beauty of a pin-up statue (or giant fashion doll?), wonderful trouvaille in 50s look, seen at Can-Can Paris à Milan - ph Alberto Costabello. COMPARED WITH the jointed beauty of an articulated, truly poseable doll… notice her feet! seen on flickr – ph Mr Ku. Both are evocative. I don’t have to choose whether I prefer smooth or discontinuous, seamless or assembled. Beauty has many ways to be.
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La bellezza uniforme di una statua pin-up (o bambolona?), magnifica trouvaille dal look anni ’50, vista da Can-Can Paris à Milan - ph Alberto Costabello. A CONFRONTO CON la bellezza ricca di giunture di una bambola articolata, davvero molto posabile, notate i piedi! vista su flickr - foto di Mr Ku. Entrambe sono suggestive. Non devo mica scegliere se preferisco il liscio o il discontinuo, il tutto uniforme o il tutto assemblato. La bellezza ha molti modi di essere tale.

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